Ancora non si sa se e quando ripartirà il calcio italiano ma nel frattempo l'intero movimento è al lavoro per trovare nuove risorse in grado di coprire i mancati ricavi derivanti dallo stop forzato a cui è sottoposto in questo periodo.
LA RICERCA DEI SOLDI
la creazione di nuove fonti di reddito è fondamentale per non far collassare l'intero sistema, facendo scoppiare il palloncino, e tra le idee la prima è quella di rivedere il Decreto Dignità (rimuovere il divieto di pubblicità), ma anche studiando un “Nuovo Totocalcio”, un gioco moderno da quale ottenere una parte dei ricavi necessari.
Il mondo del calcio sta cercando di trovare delle soluzioni senza andare a pesare in termini di soldi al Governo Centrale anche perchè è la terza azienda del Paese e da un gettito fiscale imponente alle casse erariali. E' in gioco la sopravvivenza del sistema soprattutto per le squadre e le serie minori che non avendo fonti di introiti diverse adesso sono più in difficoltà.
Per questo motivo si sta cercando delle soluzioni per ripartire il calcio a metà maggio o a giugno in modo da concludere e salvare parte dei ricavi della stagione in corso.
DAL DOPO GUERRA ALLA NUOVA FORMULA
Nel secondo dopo-guerra il Totocalcio fu fondamentale per il finanziamento dello sport italiano con i proventi così divisi: montepremi (45%), Stato (16%), CONI (7%), FIGC (5%), SISAL (20%) e le ricevitorie (7%).
Oggi il Totocalcio, investito dalle scommesse online, è diventato un gioco di nicchia ma potrebbe tornare in auge anche in virtù del classico "old but gold". L’ipotesi è quella di fare una schedina 7+7, cioè 7 risultati fissi più 7 combinazioni nel primo tempo, idea risalente a circa un anno fa ma poi accantonata.
Emanuele Sabatino è un giornalista e Copywriter iscritto all'albo. Ama la statistiche e si occupa principalmente di Calcio e NBA
- Scritto da Emanuele Sabatino
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