Betting exchange salvo tassa sui profitti

Il betting exchange è definitivamente salvo in quanto la tassa dello 0,5% non è applicata sul giocato ma sui profitti realizzati su ciascun mercato chiuso a carico del cliente titolare del conto di gioco. Questa è l'interpretazione che do io della norma in quanto contiene dei termini non corretti che potrebbero dare adito ad altre interpretazioni. Dopo diversi mesi di incertezza, come avevamo scritto nel nostro articolo il betting exchange è salvo no tassa sul giocato nel decreto rilancio , l' ADM pubblica i dettagli di pagamento della tassa in questione e vedremo bene tutti i dettagli con alcuni punti che ci lasciano basiti. 

 Come ho scritto sull'articolo che potete leggere, era ovvio aspettarsi un decreto dell'ADM che andasse ad interpretare il Decreto Rilancio in quanto non poteva essere, così come concepita, applicata al Betting Exchange perchè ne avrebbe visto la chiusura immediata in Italia in quanto non ci sarebbe stata più la convenienza per questa modalità sia da parte dell'operatore che gestisce la piattaforma, sia eventualmente dal cliente.
La tassa prevista non era assolutamente compatibile con la modalità dell'interazione a distanza dei giocatori e di conseguenza era inevitabile e doveroso l'intervento del regolatore che ne determinasse il corretto calcolo che non poteva essere sul giocato.
Erano giunte indiscrezioni che la legge avrebbe dovuto essere corretta già in fase di conversione ma così non è stato ed è arrivata invece una determinazione direttoriale da parte ADM che andava ad interpretare la legge per quanto riguarda le diverse modalità di gioco e di pagamento.

A giugno e a luglio ho scritto personalmente all' ADM diverse PEC e parlato con uno dei responsabili del gioco a distanza per fare presente il problema di questa tassa e per cercare di trovare una soluzione che potesse conciliare entrambe le esigenze: del legislatore e del concessionario.
Il direttore dell' ADM Marcello Minenna ha pubblicato le modalità di pagamento della tassa che sono retroattive. Potete leggere il decreto integrale sul sito ADM cliccando su Modalità di calcolo e di applicazione dell’importo dello 0,5 per cento della raccolta sulle scommesse di cui all’ articolo 217, comma 2, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 

 

Tassa sul betting exchange

Per quanto riguarda il Betting Exchange la tassa è lo 0,5% dei profitti realizzati su ciascun mercato da imputare al cliente. Questa è la mia interpretazione in quanto il termine "giocatori vincenti" si deve intendere come mercati vincenti altrimenti si andrebbe a creare una disparità di trattamenti e si dovrebbe calcolare alla fine dei 4 mesi di riferimento solo se il cliente risulta positivo in quel lasso di tempo. Altro termine ambiguo "importo della bancata" che va letto come responsabilità della bancata altrimenti si andrebbero a generare degli importi notevoli a carico del cliente senza alcun senso. E' poi il cliente, non l'operatore di betting exchange che paga questa tassa.

Da questo punto di vista la situazione si dovrebbe essere risolta nel migliore dei modi in quanto questa piccola percentuale va ad incidere pochissimo sul cliente. Viste le premesse, ovvero il pagamento sul giocato che avrebbe portato alla chiusura del betting exchange in Italia, la situazione si è risolta nel migliore dei modi per noi utenti. La tassa quindi è imputata a noi clienti e non alla piattaforma.

Potete leggere il punto che riguarda l'exchange Articolo 2, punto 2 comma c "applicando l’aliquota dello 0,5 per cento alla raccolta delle scommesse a distanza a quota fissa con interazione diretta fra i giocatori, intesa come la sommatoria di tutti gli importi abbinati lato banco e lato puntata, al netto dell’imposta unica. La corresponsione di tale somma è imputata interamente sui giocatori risultati vincenti, e l’importo è calcolato applicando, a cura del concessionario, l’aliquota dello 0,5 per cento alla raccolta maturata nell’ambito di ciascun mercato, intesa come la sommatoria di tutti gli importi abbinati lato banco e lato puntata, al netto dell’imposta unica maturata sulle giocate calcolabile in sede di liquidazione del mercato stesso"

 

Tassa sul giocato per i bookmaker 

L'articolo in questione riguarda esclusivamente la tassa sul punta e banca ma siccome ci sono state diverse richieste di chiarimento analizzerò la tassa dello 0,5% sul  giocato per i bookmaker come funziona e chi la deve pagare.


In questo caso è tutto molto semplice la tassa sul giocato la paga il bookmaker e non il cliente! L'intestatario del conto in questo caso non deve fare niente e non pagherà nulla come invece accade nell'exchange. Ovviamente questo incremento di tassazione che compete solo sul bookmaker potrà essere fatta pagare indirettamente al cliente abbassando la quota proposta ma questo è a discrezione unica del bookmaker. 

 

Sino a quando si pagherà la tassa

La tassa è stata concepita per aiutare il mondo dello sport per la crisi indotta dal corona virus e di conseguenza non è per sempre ma scade il 31 dicembre 2021. Dopo tale data questa tassa sarà tolta e non si dovrà più pagare.

Queste sono le scadenze con i periodi di calcolo e la data di pagamento.

 

 scadenze pagamento

Norma transitoria

Veniamo adesso alla norma transitoria che mi lascia basito e perplesso non tanto per la tassa da pagare che è poca roba, ma perchè viene messa retroattiva sul cliente e causerà diversi problemi amministrativi per la riscossione e il pagamento da parte del cliente.

Il calcolo della tassa deve essere fatto adesso dal concessionario per il periodo  20 maggio 2020 – 31 agosto 2020 e pagata entro il 30 novembre 2020.

Vediamo adesso la modalità di pagamento che vi lascerà senza parole. 

tassa

 

Modalità di pagamento della tassa

Per i clienti attivi e che hanno disponibilità liquide sul conto, il concessioanario facciamo esempio Betfair andrà a calcolare la tassa dello 0,5% sui mercati chiusi in profitto dal 20 maggio al 31 agosto e adebiterà il corrispettivo sul conto del cliente prelevando i soldi e pagando per conto del cliente questa tassa allo Stato da inserire nel fondo Salva sport.

Per i clienti che invece hanno chiuso il conto o non hanno soldi sul conto di gioco, il concessionario farà il calcolo della tassa e invierà per posta o tramite email l' F24 al cliente che dovrà pagare nei termini dell'articolo 5 entro il 20 novembre 2020. Quindi i clienti che hanno operato pochissimo e chiuso il contro si potrebbero vedere recapitare un F24 da pagare di 50 centesimi o 1 euro.... 

Non è la cifrà, che per tanti sarà irrisoria, ma il doverla andare a pagare con F24 in Banca per un importo modestissimo.

Consiglio quindi a tutti gli utenti che non hanno soldi sul conto ed hanno operato in questo lasso di tempo di mettere dei soldi per il pagamento della tassa onde non vedersi arrivare da pagare un F24. Per chi ha chiuso il conto invece dovrà aspettare il modello F24 da pagare.

 

NB: Mi auguro che queste somme arretrate vengano pagate una tantum dai concessioanri sgravando il cliente da questo pagamento ma l'articolo ovviamente si riferisce a quello che è scritto sulla norma emanata ieri da ADM che prevede quanto scritto sopra. Non sappaimo se il concessionario decida di inglobare questa tassa nelle commissioni del 5% e quindi esonerare il cliente ma da come è stato scritto sulla determinazione direttoriale tale tassa è da pagare da parte del cliente anche se ovviamente quest'ultimo era ignaro e di conseguenza buon senso vuole che non la debba pagare.

 

Come e quando pagare la tassa

Siccome questa norma è appena uscita i due maggiori concessionari per il betting exchange in Italia non hanno ancora deciso come applicare il decreto. 
A mio parere poi i reparti legali devono oltrettutto interpretare la norma che risulta non chiara dal punto di vista delle espressioni poco felici utilizzate.
Potrebbero giustamente inviare un resoconto di tutti i mercati chiusi in positivo dove applicare la tassa e il totale della tassa da poi decurtare sul conto del giocatore, o meglio dire dello sport trader.
Non è escluso anche se la norma non lo preveda che per i conti chiusi o senza liqudità e per importi limitati i due concessionari decidano di pagare loro stessi gli importi senza mandare un F24 ai clienti che costerebbe più di tempo e di soldi che quanto effettivamente dovrebbero richiedere. Ci auguriamo insomma un pò di buon senso.

 

Pec inviata ad ADM

Come già detto nel mese di giugno e luglio ho scritto personalmente diverse pec ad ADM spiegando la problematica della tassa sull'exchange e consigliando se proprio ci dovesse essere di applicarla sui profitti e addebitarla al cliente.

Potete leggere qui sotto la mia pec

 pec adm

Conclusioni

Per quanto riguarda tutta questa vicenda della tassa sul giocato posso ritenermi soddisfatto, se interpretata in modo logico come da me spiegato, in quanto tutte le email che ho fatto inviare ai miei clienti e follower all' ADM ha avuto successo in quanto hanno interpretato (o meglo credo) nel migliore dei modi il pagamento della tassa ovvero imputandola sui profitti fatti e non sul giocato. Una vittoria se così la possiamo chiamare.

Rimango invece perplesso e stupido sul fatto di farla pagare in maniera retroattiva al cliente e soprattutto inviandoli a casa, in caso di chiusura del conto, un modello F24. Poteva essere risolta in altro modo questa situazione.
Adesso tutti potranno stare più tranquilli sapendo che il betting exchange in Italia è salvo!

 

 

Gianluca Landi

L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.

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