Leggende metropolitane sul Betting Exchange

Le leggende metropolitane sul betting exchange, con l’ arrivo ormai imminente di questa nuova metodologia anche in Italia (previsto tra dicembre 2013 e marzo 2014), si sono moltiplicate e sono apparsi sugli organi di stampa e sui principali siti internet di informazione del comparto giochi, diversi articoli e interviste che trattavano la rivoluzione del Betting Exchange come un nuovo problema sociale e come un altra nuova forma di gioco d' azzardo che andrà a rovinare ancora di più gli italiani in questo momento di crisi. 

Falsi miti sul betting exchange

Niente di tutto vero naturalmente, ma, a nostro parere, questi articoli sono fatti circolare ad hoc da chi ha interesse in Italia a rallentare e ad ostacolare l’ arrivo del Betting Exchange in Italia, sensibilizzando l’ opinione pubblica e le associazioni di consumatori, perché vede in questo nuovo strumento un motivo di riduzione del proprio business consolidato negli anni, visto che l’ Italia è un Paese “chiuso” a tutte le innovazioni e liberalizzazioni che possano portare un reale vantaggio economico agli Italiani. E’ infatti visibile e sperimentabile da tutti come l’ Italia sia il Paese delle Lobby e delle corporazioni che impediscono in tutti i modi l’ arrivo di possibili concorrenti al loro business in modo da avere nel tempo una rendita costante e certa a discapito dei cittadini che devono pagare i servizi di più del loro reale valore e senza la possibilità di scelta. Tra poco tempo, dopo una attesa di circa 7 anni, verrà lanciato in Italia il Betting Exchange, anche se abbiamo sottolineato più volte, che partirà con il freno a mano tirato per la mancanza iniziale della liquidità internazionale o europea., ma come si usa dire meglio poco che niente!

Noi crediamo che l' Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, presto possano fare un decreto attuativo per avere già prima dell' avvio del Betting Exchange in Italia, la possibilità di crare un network interno tra i vari concessionari AAMS in modo da avere un unica piattaforma di Betting Exchange per avere una liquidità comune in vista poi di avere una liquidità internazionale o Europea, a cui sta già lavorando l' AAMS come ha detto in una precedente intervista un suo importante dirigente come Francesco Rodano.

 

Leggende sul betting exchange

Andiamo ora a vedere e a confutare punto per punto quali son le leggende metroploitane sul Betting Exchange:

  • Il Betting Exchange rovina economicamente e psicologicamente le persone perché fa perdere loro i soldi: Falso! Il Betting Exchange è una evoluzione naturale e positiva del mondo delle scommesse e dei bookmakers tradizionali perché qui, a differenza di quello che avviene oggi, si ha la possibilità sempre di poter rivendere la quota acquistata (puntata) in un qualsiasi momento. Si ha quindi qui la facoltà che avviene per qualsiasi acquisto di merce o servizio di essere, passateci il paragone, “soddisfatti o rimborsati” . Infatti se una persona effettua una puntata su una quota per un importo considerevole e parlando con qualche parente o amico ha un ripensamento su quello che ha fatto, può rivendere la quota in qualsiasi momento, prima naturalmente della fine della partita stessa, chiudendo la posizione in pari, leggera perdita o addirittura in guadagno! Ci da quindi la possibilità di ripensare a quello che abbiamo fatto e di ritornare indietro ad una decisione presa in qualsiasi momento. Il Betting Exchange permette poi di fare trading sportivo e quindi di non vedere più il mondo delle scommesse solo come un gioco d’ azzardo, una pura scommessa di previsione di un determinato risultato, ma come un particolare mercato finanziario dove è possibile speculare e fare trading andando a rendere questo mercato più efficiente e funzionale. E’ quindi una evoluzione migliorativa dei bookmaker tradizionali e non si capisce quindi come si possa vedere questo nuovo fenomeno come evento peggiorativo dei boomaker nazionali! O togliamo tutti i bookmaker italiani tradizionali in cui è possibile scommettere, oppure non parliamo dell’ arrivo del Betting Exchange in Italia come un evento negativo!
  • Il Betting Exchange favorisce e incentiva il match fixing, ovvero truccare le partite di calcio o gli eventi sportivi in genere: Falso! Il Betting Exchange al contrario rende e fa in modo che i vari match siano trasparenti a tutti rendendo possibile smascherare i match truccati. Questo è possibile perché, come avviene nei mercati finanziari, ogni giocatore che apre un conto presso un operatore autorizzato, è da quest’ ultimo schedato e censito con tutte le sue generalità e ha il controllo completo di tutte le sue operazioni. In questo modo si può vedere se quel determinato soggetto, in confronto all’ operatività passata, fa delle puntate o bancate con importi considerevoli su una determinata partita permettendo di vedere anomalie sulle giocate e facendo scattare un campanello di allarme su quel cliente che poi sarà controllato in maniera più accurata dagli organi di polizia competenti. Ora si può andare a puntare anonimamente presso le varie agenzie fisiche in più volte senza destare sospetto…..poi le quote delle scommesse in live sono visibili da tutti e mutano al variare del tempo in maniera sistematica e regolare, quindi se in un determinato minuto le quote si trovano a valori distanti dalla realtà e non si muovono, perché qualcuno le tiene ferme, siamo quasi sicuramente in concomitanza di una partita truccata e possono quindi scattare le indagini su quei conti che hanno venduto (bancato) le quote a prezzi distanti dalla realtà!!! Quindi con il Betting Exchange abbiamo, se si vuole naturalmente, uno strumento di controllo e prevenzione per il match fixing!
  • Riciclaggio di denaro da parte di organizzazioni criminali: Falso! Per poter scommettere o fare trading presso un concessionario autorizzato AAMS è necessario essere una persona fisica e aprire il conto fornendo carta di identità codice fiscale e i fondi utilizzati devono per forza di cose, essendo una modalità che si può fare solo online, venire secondo sistemi di tracciamento dei fondi quali bonifico bancario (nome della persona con cui è stato aperto il conto) oppure tramite carte di credito o di debito. In questo modo tutto è tracciato e trasparente e quindi almeno per il Betting Exchange non c’ è possibile spazio per il gioco nero essendo assente l’uso del contante!

Gianluca Landi

L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.

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