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La prima parte della stagione tennistica ATP 2019 è stata finora caratterizzata da grande incertezza nei risultati che sono stati molte volte imprevedibili e hanno portato a delle grandi sorprese.
Per avere una rapida idea di come il tennis maschile sia realmente entrato in una possibile fase di transizione, basta scorrere rapidamente l’albo dei vincitori dei tornei finora disputati:
- ATP 250 DOHA: BAUTISTA-AGUT
- ATP 250 BRISBANE: NISHIKORI
- ATP 250 PUNE: ANDERSON
- ATP 250 SYDNEY: DE MINAUR
- ATP 250 AUCKLAND: SANDGREN
- AUSTRALIAN OPEN: DJOKOVIC
- ATP 250 CORDOBA: LONDERO
- ATP 250 MONTPELLIER: TSONGA
- ATP 250 SOFIA: MEDVEDEV
- ATP 500 ROTTERDAM: MONFILS
- ATP 250 BUENOS AIRES: CECCHINATO
- ATP 250 NEW YORK: OPELKA
- ATP 500 RIO DE JANEIRO: DJERE
- ATP 250 DELRAY BEACH: ALBOT
- ATP 250 MARSIGLIA: TSITSIPAS
- ATP 500 ACAPULCO: KYRGIOS
- ATP 500 DUBAI: FEDERER
- ATP 250 SAN PAOLO: PELLA
- ATP MASTER 1000 INDIAN WELLS: THIEM
- ATP MASTER 1000 MIAMI: FEDERER
- ATP 250 HOUSTON: GARIN
- ATP 250 MARRAKECH: PAIRE
- ATP MASTER 1000 MONTECARLO: FOGNINI.
Come si può notare, solo un giocatore finora è riuscito a vincere più di un torneo: Roger Federer.
Altro dato significativo è l’estrema variabilità anche dei giocatori finalisti. Nei primi 23 tornei della stagione, tra i nomi dei finalisti compaiono altri 18 giocatori diversi da quelli citati sopra (Karlovic, Berdych, Seppi, Norrie, Nadal, Herbert, Fucsovics, Schwartzman, Schnur, Wawrinka, Kukushkin, Auger-Aliassime, Evans, A.Zverev, Isner, Andujar, Ruud, Lajovic).
Come si può notare, accanto ai “soliti nomi” dei big (Djokovic, Federer, Nadal, Wawrinka) compaiono diversi giocatori decisamente meno conosciuti. Le motivazioni? Sicuramente sono molteplici: se da un lato abbiamo una “generazione di fenomeni”, dominatrice degli ultimi 10/15 anni, che deve iniziare a fare i conti con gli anni che passano, dall’altro la cosiddetta “Next Gen” non sembra ancora sufficientemente matura per prenderne il posto, nemmeno parzialmente. Basti vedere come, tra i nomi dei vincitori e dei finalisti, manchino i nomi di Shapovalov, Rublev, Khachanov, Fritz, Tiafoe. Questo scenario si riflette in maniera significativa sull’operatività nel trading sportivo.
In particolare, tutta la fase di analisi pre-match si è rivelata decisamente più complessa, così come il tentativo di proporre dei pronostici secchi. Mai come quest’anno, anche a livello maschile, sembra indispensabile associare una attenta analisi pre-match all’operatività in live seguendo lo svolgimento della partita, operando solo ed esclusivamente sulle partite che si sa di poter vedere.
Anche per questo motivo, la possibilità di affidarsi ad una gestione “live” di alcune partite selezionate in fase di analisi sembra essere fondamentale in questa stagione così ricca di novità, colpi di scena e risultati a sorpresa.
Autore: Michele Scaglia
L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.
- Categoria: Betting Exchange Tennis
