L'importanza della superficie nell'analisi di un match di Tennis

La superficie del campo in un match di Tennis è di primaria importanza per l'analisi e di conseguenza per la scelta della più appropriata strategia da adottare.

La superficie di gioco è un fattore chiave che condiziona un giocatore e lo rende più o meno forte e competitivo su un determinato terreno. Si analizzano tutte le superfici con vantaggi, svantaggi, modalità di gioco e tornei principali.

Non si può consultare esclusivamente la classifica ATP ma si deve tenere conto dell'abilità del giocatore in quella determinata superficie. Un tennista con un servizio impeccabile come John Isner è molto competitivo in superfici veloci come il cemento. Lo stesso tennista sulla terra rossa dove la palla rallenta ha molte difficoltà in più che aumentano se la terra viene rallentata dalla pioggia o dalla forte umidità.

 

Classificazione superfici campi da Tennis

Si analizzano le varie superfici osservando il calendario della stagione ATP e WTA dove possiamo distinguere a grandi linee queste superfici di gioco.

 Terra Battuta (Clay)ErbaCemento (Hard Court)Sintetico (indoor)
 Vantaggi superficie
  • Velocità bassa della palla con scambi lunghi
  • Superficie più morbida e meno stressante
  • Per giocatori con resistenza fisica
  •  Velocità di gioco elevata
  • Gioco servizio e volée
  • Rimbalzo basso della pallina, favorisce giocatori di rete
  • Superficie versatile
  • Rimbalzo uniforme e prevedibile
  • Stagione lunga
  • Condizioni del campo costanti (non variabili con il meteo)
  • Si può giocare tutto l'anno
  • Rimbalzo palla uniforme
 Svantaggi superficie
  • Servizio meno determinante
  • Richiede grande mobilità di spostamento
  • Molto sensibile alle condizioni metereologiche (pioggia)
  • Rimbalzi irregolari e imprevedibili
  • Richiede riflessi veloci
  • Stagione breve sull'erba
  • Superficie dura può causare infortuni
  • Condizioni variabili con il clima
  • Favorisce determinati stili di gioco
  • Superficie veloce
 Principali Tornei
  • Roland Garros (Grand Slam)
  • Monte Carlo Masters (ATP)
  • Rome Masters (ATP)
  • Madrid Open (ATP)
  • Wimbledon (Grand Slam)
  • Queen's Club Championships (ATP)
  • Nottingham Open (WTA)
  • US Open (Grand Slam)
  • Australian Open (Grand Slam)
  • ATP Finals
  • Miami Open
  • Indian Wells Masters
  • Paris Masters (ATP)
  • Rotterdam Open (ATP)
  • St. Petersburg Ladies Trophy (WTA)
 

 

Analisi delle Superfici 

Si analizzano le superfici dei campi da tennis mettendo in evidenza le caratteristiche che devono avere i giocatori in questi campi. I tennisti esprimono un tennis diverso in funzione della superficie stessa.

Terra battuta

 I tornei sulla Terra battuta o terra rossa  (Clay) principali sono il Roland Garros (uno dei 4 tornei del Grande Slam) e master 1000 come Montecarlo, Madrid e Roma. Tradizionalmente considerata la superficie più lenta, gode di questa fama a causa del rimbalzo che restituisce.
La pallina tende a rallentare molto e a generare una traiettoria più verticale rispetto ad altre superfici. Il rimbalzo inoltre può essere irregolare, a causa delle “buche” che si formano sulla superficie durante il gioco.

Un altro aspetto da considerare (che si somma al rimbalzo) è la possibilità di effettuare spostamenti in scivolata da parte del giocatore. Questo permette una maggiore possibilità di copertura del campo e di recupero. Queste caratteristiche premiano giocatori di Tennis atleticamente molto mobili e in grado di imprimere forti rotazioni in top spin alla pallina. Questa rotazione rende il rimbalzo ancora più verticale, quindi più difficile da gestire e aumenta la possibilità di commettere errori. I giocatori "fallosi" ne risentono molto a scapito di formidabili palleggiatori che sbagliano poco. Le partite nella terra rossa sono in genere più lunghe e si arriva a vere e proprie maratone dove la forma fisica e la lucidità mentale premia il giocatore a discapito di quelli più instabili psicologicamente.

Hard Court (outdoor o indoor)

I tornei su superfici dure costituiscono la “percentuale maggiore dei punti in palio nell’intera stagione. Occorre fare una distinzione tra tornei giocati su campi all’aperto (outdoor) e al coperto (indoor).

 

Cemento (hard court)

Detti anche Hard court outdoor sono tornei su superfici dure giocati all’aperto. I tornei principali di questa categoria sono l’Australian Open e lo Us Open (tornei Grande Slam) e diversi master 1000 (Miami, Indian Wells, Toronto, Montreal, Cincinnati). La superficie è generalmente composta da una resina sintetica dal rimbalzo uniforme, più veloce rispetto ai campi in terra, e piuttosto alto (a volte quasi come su terra).
Sotto l’aspetto tecnico-tattico, questa superficie tende a favorire giocatori cosiddetti “attaccanti da fondocampo”, in grado di eseguire colpi molto potenti, in spinta, con l’obiettivo di comandare il gioco. I giocatori con caratteristiche da “contrattaccanti” (ad esempio Nadal e Thiem), che cercano di sfruttare maggiormente la loro capacità di corsa, sono leggermente più svantaggiati sia per la maggiore velocità del campo, sia per il maggiore logorio fisico.

Nadal nel tempo ha migliorato la sua attitudine sulle superfici veloci, sfruttando la sua potenza non solo per difendersi o cercare l’errore dell’avversario, ma anche per accorciare gli scambi (iniziando a vincere numerosi tornei anche su questa superficie).

 

Sintetico (Indoor)

Nei tornei indoor la varietà di superfici si amplia. Oltre alle resine già citate, ci sono tornei che si svolgono anche su tappeti sintetici di materiali come il PVC. Questi tornei favoriscono i giocatori dalla grande attitudine offensiva, per due motivi:

  • Negli spazi indoor la pallina viaggia più rapidamente nell’aria, quindi i colpi arrivano più velocemente dall’altra parte del campo (meno tempo per organizzare i colpi e per spostarsi, quindi conviene “comandare il gioco”)
  • I tappeti indoor tendono ad avere un rimbalzo più rapido rispetto alle resine scelte per i campi outdoor

 

Erba

L' Erba è la superficie più rapida per eccellenza. Il campo restituisce un rimbalzo molto rapido e soprattutto molto basso oltre che irregolare. Questo spiega come mai sull’erba in passato ci sia stato un dominio quasi totale dei giocatori d’attacco, dotati di gran servizio e ricerca costante del movimento in avanti verso la rete ed il gioco al volo.

L’evoluzione degli attrezzi come le racchette ha reso più semplice imprimere grandi velocità al servizio. Ciò ha portato a delle piccole ma significative modifiche per quanto riguarda il tennis su erba, facendone una superficie “più lenta”: dal cambio del tipo di erba, all’altezza alla quale viene tagliata, alla dimensione delle palline (leggermente più grandi, per un rimbalzo “più lento”). Modifiche che sembrano essere in parte riuscite: da una parte la velocità è diminuita (hanno vinto giocatori non proprio attaccanti come Hewitt, Djokovic, Murray e Nadal) dall’altra resta una superficie dal rimbalzo bassissimo e scivolosa per gli spostamenti.

Questa sembra essere la caratteristica che al momento rende l’erba una superficie davvero “diversa”. Il rimbalzo basso rende più efficaci colpi come il servizio in slice (rotazione che imprime alla pallina una curva ad uscire) ed i colpi in back-spin (colpi con rotazione “all’indietro” che tendono già di loro ad avere un rimbalzo molto basso a prescindere dalla superficie), volee comprese.
Esistono poi fattori “ambientali”, come il vento e l’umidità, che possono alterare i valori in campo e/o le condizioni di gioco. Ad esempio, l’elevata umidità rende un campo in terra ancora più lento: la terra si “impregna” facendo frenare ulteriormente la palla, e rendendo le palle stesse più pesanti. Al contrario, l’umidità rende un campo in erba più rapido, scivoloso e dal rimbalzo più basso.

 


Come potete capire bene tutte queste variabili entrano in gioco in maniera più o meno significativa quando analizziamo un match pre-live oppure anche quando valutiamo l’operatività in live. Per questo motivo l'estrema conoscenza delle tipologie di giocatori, di superfici etc riveste un ruolo fondamentale per un analisi corretta della partita. Il Tennis ha un analisi meno lineare rispetto al calcio ed è condizionata da molti fattori come quello psicologico che affronteremo in un altro articolo.

 

Autore: Testo, analisi di Michele Scaglia e riadattamento per il trading sportivo di Gianluca Landi

Gianluca Landi

L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.

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