Il petrolio dell’Isis in Italia, precisamente a Cagliari, nelle raffinerie della Saras. Lo rivela La Repubblica, parlando di dodici milioni di oli minerali che avrebbero consentito alla società controllata per il 40% dalla famiglia Moratti di ammazzare il mercato, grazie a prezzi d’acquisto molto vantaggiosi, frodando il fisco per 130 milioni.
Soldi che sarebbero invece serviti ai terroristi di finanziare la jihad, partendo da un bonifico sospetto da 60 milioni. Così la procura distrettuale antiterrorismo di Cagliari il 30 settembre scorso ha perquisito gli uffici della società a Cagliari e a Milano: si indaga dal Cfo, Franco Balsamo, al capo dell’ufficio commerciale, Marco Schiavetti. Le ipotesi di reato vanno a vario titolo dal riciclaggio al falso, per finire ai reati tributari.
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Emanuele Sabatino è un giornalista e Copywriter iscritto all'albo. Ama la statistiche e si occupa principalmente di Calcio e NBA
- Scritto da Emanuele Sabatino
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