Brutta notizia arriva dalla Francia per quel che riguarda la liquidità comune europea, che interessa sì il poker online, ma indirettamente anche il Betting Exchange in quanto da tempo si parlava di creare una liqudità comune tra Italia, Spagna e Francia per poi a cascata interessare gli altri Paesi Europei.
Il Parlamento francese invece ha deciso di rigettare un emendamento che avrebbe dovuto integrare la legge del 2010, che era oltrettutto approvata dall' ente regolatore del gioco francese l' Arjel, per consentire la liquidità comune nel poker online.
In Francia i giocatori di poker online possono legalmente giocare solo nelle poker room francesi, che hanno visto il volume d' affari calare nell' ultimo anno. Molti parlamentari hanno detto che la loro decisione di non votare l' emendamento, dipende dalla paura che la liquidità comune possa portare riciclaggio di denaro o attività finanziarie illegali, che come abbiamo ribadito più volte è proprio il contrario dei giochi online legali, in quanto tutte le operazioni e i trasferimenti di denaro tra giocatori sul canale online del betting exchange o del poker online sono tutti tracciati e controllati. Non consentire la liquidità comune europea, porta ad avere giochi legali con poca liqudità, che comportano una modalità di gioco non conveniente economicamente, portando quindi i giocatori a rivolgersi agli altri siti europei cosiddetti "illegali" che offrono una maggiore liqudità.
Un' unica voce positiva che concorda con le nostre valutazioni, viene da Damien Abad, uno dei parlamentari che ha proposto l' emendamemto: “Avete chiesto un’opinione dell’Arjel che ha risposto dicendo che potremmo tranquillamente aprire e controllare un mercato del genere. Quei giocatori professionisti che oggi se ne vanno si rivolgeranno ai siti illegali”
L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.
- Scritto da Gianluca Landi
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