Il decreto dignità approvato al Senato è la morte del Matched Betting in Italia in quanto viene approvato in toto l'articolo 9 che vieta qualsiasi forma di pubblicità sul gioco d'azzardo. Tutti gli emendamenti che volevano mitigare gli effetti dannosi del decreto sono stati respinti e di conseguenza dopo la Camera è passato anche al Senato diventando legge dello Stato.
Perchè è la fine del matched betting
Qualcuno si domanderà come mai finirà il matched betting in Italia e le persone non potranno più utilizzare i bonus dei bookmaker e andare a bancare sul betting exchange per ottenere un profitto sicuro? Molto semplice in quanto i bookmaker con licenza AAMS non potranno fare più pubblicità dei loro servizi e di conseguenza i banner sui siti internet scompariranno e i bonus, che sono una forma di pubblicità diretta del bookmaker per attrarre nuovi clienti non avranno più senso di esistere.
Il Divieto di pubblicità sarà la diretta conseguenza della scomparsa dei bonus dei bookmaker sul canale web
Senza i bonus da prendere il matched betting scomparirà sui siti web italiani togliendo una discreta possibilità di fare piccoli guadagni a chi si avvicina la prima volta al mondo delle scommesse e al betting exchange che si vedrà costretto, o a smettere con questa attività, o a rivolgersi a siti che non hanno licenza AAMS.
E' questo infatti il pericolo che chi ha fatto la legge non ha tenuto conto per assoluta mancanza di conoscenza del mercato.
I siti dei bookmaker potranno invece continuare ad esistere in quanto il gioco d'azzardo (se così si vuole chiamare) è legale in Italia ma non fare pubblicità alla propria attività imprenditoriale; questa è evidentemente una stortura che porterà così come già preannunciato da diversi bookmaker a fare ricorso contro la legge anche perchè non è stata notificata alla Comunità Europea come dovrebbe essere la prassi in questi casi.
Anche se sui siti dei bookmaker ci potranno essere i bonus ( che non sono vietati), sui siti di matched betting che guadagnano con le affiliazioni dei bookmaker non ci potranno essere i link e la pubblicità dei bonus stessi togliendo la più grande fetta di profitti. I siti infatti guadagnano dalle CPA ( iscrizioni fatte cliccando sui banner), sulle commissioni sulle perdite dei clienti (nel caso dell'exchange sulle commissioni pagate dal cliente) o anche da un abbonamento mensile sui servizi offerti.
I siti di matchedbetting come detto possono esistere solo con i banner e i bonus dei bookmaker che saranno come detto tolti. Bisogna vedere se i bookmaker concedano a chi è già cliente dei bonus supplementari da dare direttamente nel conto gioco e in questo modo potrebbero tamponare in parte questo problema ma sta al bookmaker verificare dal punto di vista economico se questa è una soluzione percorribile. Probabilmente i bookmaker si faranno la guerra dando dei bonus ai clienti che vanno direttamente sul loro sito senza passare evidentemente da nessun altro intermediario.
Quando spariranno i bonus
Il decreto dignità prevede che i contratti in essere possano durare ancora un anno e di conseguenza questo effetto e la conseguente totale scomparsa di pubblcità avverà presumibilmente a giugno del 2019. Diversi bookmaker importanti AAMS hanno già nei giorni scorsi scritto ai loro affiliati di togliere tutti i banner dai siti internet perchè non era ancora chiaro il decreto legge come era formulato e di conseguenza alcuni bookmaker si sono già attivati per lo stop immediato dei banner pubblicitari dai loro siti.
Alcuni bookmaker da noi contattati nelle settimane scorse come Betfair e Betflag hanno confermato che sino a giugno 2019 tutto dovrebbe rimanere pressapoco uguale a meno che nei prossimi giorni i loro reparti legali non decidano uno stop immediato dei banner e delle sponsorizzazioni.
Questo processo sarà già fatto da diversi bookmaker nei prossimi giorni / mesi e chi invece ha contratti in essere potrà arrivare sino a giungo 2019. Chi invece volesse aprire una affiliazione oggi con un bookmaker questo non sarà più possibile!
E' definitiva questa legge?
Per il momento questo decreto è diventato legge e non si può fare nulla che adeguarsi nei prossimi mesi perchè oltretutto le sanzioni per chi non rispetta le leggi in vigore sono elevate con un minimo di 50.000 euro. Quello che ci possiano augurare che nei prossimi mesi qualcuno si accorga dell' errore fatto e si possa rimediare con un emendamento che vada a stravolgere questa legge in quanto non si è fatta una distinzione tra giochi d'azzardo e giochi d'abilità.
Infatti è il gioco d'azzardo che è pericoloso e porta alla ludopatia in quanto non c'è abilità delle persone ma solo fortuna come le VLT, i giochi da casinò etc mentre per quel che riguarda le scommesse e il betting exchange si parla di giochi d'abilità e di conseguenza entra in gioco l'abilità delle persone e non può essere confusa con il gioco d'azzardo.
Se chi ha proposto questa legge avesse letto il mio libro " Betting Exchange la Rivoluzione del Trading Sportivo " si sarebbe reso conto delle diversità dei giochi presenti in Italia e avrebbe capito che nel trading sportivo non si gioca ma si fa trading e non si vince ma si fa profitto che sono concetti che predico da anni ma mi rendo conto che l'ignoranza in questo Paese è ancora elevata. Nel decreto dignità invece si parla di giochi con vincita in denaro .... ma non lo sanno che giocano i bambini?
Il mio lavoro di informazione e di cambiamento della mentalità è ancora molto lungo e difficile ma nutro speranza che la cultura finanziaria in primis e del "pianeta scommesse" possa piano piano cambiare.
Servirà questo decreto dignità?
Assolutamente no in quanto è solamente uno spot elettorale fatto dai cinque stelle e non avrà nessun beneficio per il fine che dovrebbe avere cioè il contrasto della ludopatia e non permettere alle persone di rovinarsi con il gioco. Il decreto non servirà a contrastare la ludopatia e il gioco d'azzardo in quanto il divieto di pubblicità avrà solo l'effetto di diminuire le entrare erariali e proliferare il gioco nero e vedrà gli scommettitori rivolgersi ai bookmaker senza licenza AAMS che invece potranno liberarmente fare pubblicità sul web in quanto per loro non è vietata.
Il divieto e la censura nel 2017 è impossibile perchè ognuno potrà rivolgersi ad altri intermediari sparsi in tutta Europea e risolvere il problema. Il contrasto alla ludopatia doveva essere fatto in un altro modo facendo capire che l'azzardo e la fortuna senza rispetto del money management non porta da nessuna parte e solo la propria abilità e conoscenza può fare rissolevare e cambiare in meglio la propria vita.
L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.
- Scritto da Gianluca Landi
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