L'over trading è senza dubbio la bestia nera dello sport trader e dello scommettitore evoluto. Lo sport trader è spinto ad operare in maniera compulsiva e continuativa perdendo di vista quello che sta facendo. Il trader che fa troppe scommesse entra all'interno di un circolo vizioso dove poi è difficile uscirne senza risentirne dal punto di vista psicologico e minando la propria autostima. L'autostima è fondamentale per avere sicurezza e fiducia in quello che viene fatto e che si deve fare.
Il Trading è un attività che si fonda essenzialmente sulla psiche della persona e per questo motivo risulta difficile avere risultati nel lungo periodo se non si rispettano le regole. Nel trading è richiesta una costanza di comportamenti e il rispetto maniacale di una metodologia che la persona "normale" non vuole e non riesce a rispettare. Sta tutto qui il "difficile" di questo mestiere.
Dopo aver imparato ed appreso un metodo con valenza statistica ed il giusto rapporto rischio/rendimento si deve "farlo lavorare" sulla carta o utilizzando stake limitati. La prima persona da convincere che stiamo facendo bene siamo noi stessi! Più si vedono i risultati positivi e più aumenta l'autostima.
Approfondimento:
L'aspirante sport trader che si affaccia ai social network è spinto e attratto da immagini di profitti (le perdite non si vedono), dalla facilità apparente (non dimostrata) di ottenere risultati immediati. La persona vuole ottenere anche lui tutto e subito e di conseguenza trasferisce questa sua frenesia di guadagno immediato sul trading volendo operare sempre anche quando non c'è il giusto rapporto rischio/rendimento oppure il suo target profit and loss giornaliero consiglierebbe di fermarsi.
Anche se vedendo dal web non sembrerebbe, vi do una notizia: nel trading si perde ed è impossibile chiudere sempre positivi!
Quello che invece è obbligatorio fare se si vuole diventare un professionista è avere un piano di gestione del denaro, stop loss e take profit giornaliero che preservi il capitale finanziario e soprattutto umano! Queste attività se ben condotte aiutano a costruire e plasmare il nostro equilibrio mentale.
Si deve ragionare in termini percentuali di profitto sul capitale investito: ci si deve fermare quando si è raggiunto un proprio target giornaliero sia in perdita che in profitto. Quando non c'è niente da fare si deve avere la forza di dire basta, oggi mi fermo. Fermarsi non è un segno di debolezza ma di forza.
Che cos'è l'over trading?
L'over trading nasce dall'avidità dell'essere umano che vuole fare tante operazioni con l'effimera illusione di guadagnare di più. Lo scommettitore deve ragionare in termini assoluti e non relativi: ovvero la percentuale di profitto o di perdita in relazione al capitale investito.
Si deve ragionare in questo modo: non ho fatto oggi 100 euro ma ho fatto l'1% del mio capitale, un risultato ottimo e mi devo fermare! Ragionare in termini assoluti accosta lo sport trader alla stessa stregua del giocatore d'azzardo che vede il guadagno come un qualcosa di straordinario e piovuto dal cielo. Il profitto che si ottiene da questa attività è il frutto dello studio, dell'applicazione di un metodo e della costanza.
La maggior parte che si avvicina al trading sportivo non vuole nella maniera più assoluta studiare, impegnarsi e soprattutto capire che la statistica nel lungo periodo è a nostro favore: avete capito bene nel lungo periodo è con noi! Di conseguenza si deve dare modo di fare lavorare i numeri, utilizzando le giuste percentuali dettate dal money management. Se si brucia tutto il capitale andando ad operare in maniera compulsiva senza regole non potremmo mai fare lavorare la statistica a nostro vantaggio nel lungo periodo e ci si fermerà subito dopo qualche evento negativo consecutivo.
Lo sport trader deve pensare a fare crescere il proprio capitale in maniera costante "accontentandosi" di guadagni costanti strettamente correlati al capitale a disposizione. Continuare ad operare a tutti i costi porta via lucidità mentale in quanto non si è abituati a restare concentrati e vigili per lungo tempo e soprattutto a rispettare le regole imposte.
Le regole possono essere rispettate solamente per un lasso temporale limitato e di conseguenza si deve operare il giusto tempo utile a non fare calare l'attenzione.
Target profit adattativo e stop loss
Sarà capitato a tutti che appena si inizia a fare trading sportivo si è freschi di mente e concentrati e si tende a rispettare il piano d'azione prefissato: più si va avanti e si fanno profitti o perdite e la situazione cambia radicalmente. Qui entrano in gioco due concetti straordinari ed unici il take profit e lo stop loss.
Take profit dinamico
Quando il trader inizia a fare dei profitti uno dietro l'altro nella mente entra l'idea inconscia di essere invincibili e di prenderle "tutte". La persona vuole andare avanti per fare sempre di più aumentando gli stake e non pensando che la serie positiva da un momento all'altro si possa interrompere. Spinti dalla voglia di fare sempre più profitti si avanti a spada tratta senza fermarsi. Appena arrivano le prime perdite si rimane "straniti" e si cerca di recuperare velocemente i soldi persi. La lucidità mentale è svanita e la voglia di recuperare porta ad aumentare i rischi: si può passare da una giornata estremamente positiva ad una ancora di più negativa. Suggerisco di inserire nell'operatività un target profit giornaliero ponderato sulla media dei profit massimi degli ultimi 6 mesi. Una volta stabilito il target profit potete mettere una percentuale sul profitto per continuare la giornata positiva. Mi spiego meglio se il vostro target profit giornaliero è 300 euro potete mettervi altri 50 euro di loss in modo che se arrivate a 250 euro tassativamente vi fermate. In questo modo non precludete il trend positivo giornaliero instaurato che potrebbe derivare da una giornata estremamente positiva dovuto alla statistica giornaliera favorevole della vostra strategia. Si fanno correre i profitti con un target dinamico. Questo si può definire come target profit dinamico adattativo.
Stop loss giornaliero
Lo stop loss giornaliero è più importante di qualsiasi cosa! Si devono limitare le perdite quando si è di fronte ad una giornata negativa. Nel momento in cui i risultati sono altalenanti si deve limitare il rischio per non incorrere in un danno peggiore. Il trader vuole recuperare subito le perdite aumentando il rischio: così facendo le perdite diventano notevolmente maggiori con il rischio di azzerare il conto a disposizione e doversi fermare. Vi dovete mettere uno stop loss giornaliero e una volta raggiunto fermarsi! Una giornata iniziata male o che evolve al peggio potrebbe essere causata o derivare da problemi di natura interiore (problemi lavorativi, affettivi, etc) o da una strategia sbagliata. Rabbia, frustrazione etc non vi fanno vedere la realtà, o spinti dalla "rabbia", scaricare la voglia di rivalsa sull'operazione da fare. Questo è sbagliatissimo! In questi casi non si dovrebbe proprio fare trading.
L'over trading è di conseguenza una deriva pericolosa per lo sport trader che deve cercare di fermarsi imponendosi delle piccole pause dall'operatività soprattutto quando non c'è con la testa, è stanco o ha problemi familiari. Capisco sia difficile da comprendere ma è necessario in questi casi tornare a fare trading simulato o paper trading. Quando le perdite si accumulano e si perde fiducia in se stessi sarebbe ottima cosa fare trading simulato marcandosi tutte le operazioni fatte e in caso di risultati positivi riprendere ad operare con soldi reali. Il paper trading è una modalità necessaria che serve a ricostruire la fiducia in se stessi non usando soldi reali e lavorando con più serenità mentale.
Stare fermi se non ci sono match validi
Quando non ci sono partite valide da fare per la propria strategia si deve dire: oggi non c'è nulla da fare e non devo operare! Soprattutto si deve sempre valutare oltre la partita il rapporto rischio / rendimento della strategia che è connesso e direttamente correlato con la quota del mercato scelto. Ci possono essere le statistiche, ci può essere la strategia ma non la quota. Il problema dell'over trading è più sentito per chi svolge o vuole svolgere questa professione a tempo pieno.
Chi non fa lo sport trader di professione è portato a ragionare giornalmente e se non trova nessuna partita interessante o inizia la giornata con una perdita si interroga: oggi non ho guadagnato nulla o peggio sono in perdita. Come faccio che oggi non ho conquistato la mia paga giornaliera? Devo per forza guadagnare almeno "50-100 euro" cosi ho fatto giornata come facevo prima...
Ci si butta ad operare senza criterio per esempio facendo scalping senza avere la possibilità di vedere il match in tempo reale oppure a fare una strategia basata sugli over in partite chiaramente da under e si va a peggiorare la situazione. Si deve sempre ragionare in un ottica di lungo periodo ovvero almeno mensile e in termini percentuali sul capitale investito. Solo così si può dare valore ai soldi e a questa attività bellissima ed affascinante.
E' importante per il trader non perdere e di conseguenza anche una giornata chiusa in void è una giornata chiusa in profitto.
Mettetevi alla prova in questa sfida con voi stessi!
L'ing. Gianluca Landi è sport trader dal 2007 e online con il primo sito e corsi di trading sportivo dal 2012. Autore bestseller Amazon e fondatore di ScoreTrend.