La Serie A cade a pezzi: perde un milione di euro al giorno

La Serie A è un’azienda che brucia un milione al giorno. Questo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, parlando della tendenza ad accumulare perdite e debiti – insostenibile già prima dell’emergenza Coronavirus, che ovviamente è stata acuita dalla crisi.

Il deficit di 275 milioni dei 20 club fatto registrare a giugno 2019 si aggraverà ulteriormente a causa dei mancati introiti provocati dall’emergenza sanitaria (mancati ricavi da biglietteria, riduzione delle entrate commerciali e battaglie legate al versamento delle rate dei diritti televisivi).

Il mondo dello sport e di conseguenza quello del calcio è entrato in una profonda crisi finanziaria che andrà ad intaccare oltre che i conti economici anche la competitività dei top club. Già in questa stagione infatti il mercato dei calciatori è stato quasi assente e i trasferimenti che ci sono stati sono per lo più scambi tra le diverse società. Le società non hanno adesso in cassa disponibilità per fare grandi acquisti e pagare lauti stipendi e di fatto è quasi tutto fermo.

Il mercato è di fatto bloccato anche per la mancanza di tempo in quanto tanti campionati sono finiti ad agosto e la preparazione è ripartita quasi subito non dando tempo alle squadre di pianificare il futuro. Basta vedere le rose di grandi club che sono quasi tutte le stesse o sono stati ceduti o svincolati giocatori con stipendi monstre.

Le squadre hanno visto azzerare gli introiti da biglietti, abbonamenti e crollare la vendita delle magliette e gli introiti da stadio collegati. Chi aveva giocatori con stipendi elevati è dovuta ricorrere al riparo svincolando o rescindendo i contratti. Oltre che la serie A e le squadre principali anche leleghe secondarie sono andate in grossa difficoltà perchè gli sponsor non possono più pagare o rinnovare i contratti precedenti.

Capitolo a parte sono i contratti televisivi: in questo momento per esempio SKY sta aspettando il da farsi e sicuramente il prossimo contratto sarà rivisto al ribasso.

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